Non si tratta di una semplice operazione di nostalgia ma della consapevolezza che il presente ha bisogno del passato. L'associazione è nata grazie a Gino Tassi, per tutta la vita autotrasportatore. Appassionato di camion, ha utilizzato prevalentemente veicoli Lancia con cisterna, al servizio dello zuccherificio di Bondeno. Quando è arrivata l'età della pensione, ha venduto il suo parco mezzi e si è dedicato a tenere i contatti con i primi collezionisti di camion storici, consigliandoli nei restauri e sollecitandoli a salvare gli ultimi esemplari esistenti. Il giro si è presto allargato e nel 1994 è stato il promotore, con altri dieci amici, del "Circolo Italiano Camion Storici", fondato ufficialmente un anno dopo, a qualche mese dalla sua prematura scomparsa. Ecco perché il Circolo Italiano Camion Storici è onorato di portare il suo nome. Il CICS partecipa costantemente a fiere, raduni e manifestazioni ed è oggi l'unico punto di riferimento a livello nazionale per i cultori della storia del veicolo industriale. Contando i mezzi di soci e simpatizzanti, tra cui ricordiamo aziende di trasporto ed enti pubblici, il sodalizio raccoglie oggi oltre 900 veicoli, tra autocarri e autobus. Nel 2000 supera i cento iscritti e diventa "Club federato ASI" (Automotoclub Storico Italiano), con una propria Commissione per i Veicoli Industriali d'Epoca e contatti in tutto il territorio nazionale. Nonostante sia costituito prevalentemente da proprietari di veicoli, il C.I.C.S. resta aperto a tutti, anche a chi non ha posto per parcheggiare camion o autobus e magari si accontenta di fotografarli.